I numeri fan girare la testa: 400 attori fra i 5 e gli 80 anni, 300 persone dietro le quinte, 36 repliche da giugno a settembre più 3 interamente recitate da bambini, 30 mila spettatori attesi, 29 scene e più di 2 ore di recitazione in ciascuna replica. Non è Cinecittà, ma Sordevolo, un piccolo comune ai piedi delle Alpi del Biellese, di soli 1300 abitanti, che dal 1816 ogni 5 anni coinvolge l'intera sua popolazione nell’imponente rappresentazione della Passione di Cristo, unica nel suo genere in Italia e paragonabile solo ad altre due in Europa: la Oberammergau in Germania e Kuopio in Finlandia.

Dopo lo stop forzato del 2020 causa pandemia, la “Passione di Sordevolo” torna in grande stile tra il 18 giugno e il 25 settembre: immaginate un’area di 5.000 metri quadri dove viene riprodotto un piccolo lembo di Palestina con il Cenacolo, Il Sinedrio, Il Getsemani, la Reggia di Erode, Il Pretorio di Pilato, Il Calvario e dove si muovono interpreti principali, comparse, guardie del Sinedrio, soldati e cavalleggeri romani in una scenografia curata nei minimi particolari: dalle musiche agli effetti coreografici e con un testo recitato che risale agli ultimi anni del Quattrocento: opera elaborata in versi dal fiorentino Giuliano Dati, cappellano della Chiesa dei Santi Martiri in Trastevere a Roma.

Ma la rappresentazione della Passione di Sordevolo per i visitatori può essere anche un’occasione imperdibile per scoprire nel corso dei mesi estivi un territorio dalle importanti attrattive paesaggistiche, ambientali, culturali ed enogastronomiche. Ci troviamo ai piedi del Monte Mucrone in Valle Elvo, tra Canavese e Biellese: un ambiente aperto e soleggiato che, dal paesaggio già tipicamente montano dell’alta valle ricco di boschi, colline, pascoli e alpeggi e punteggiato da piccoli borghi, digrada nelle dolci colline che scendono dalla dorsale morenica per arrivare al Lago di Viverone. Qui è possibile muoversi tra il Parco della Burcina e l’Oasi Zegna, con le incantevoli fioriture e la Riserva Naturale del Sacro Monte di Oropa, Patrimonio UNESCO. Da Sordevolo in soli 15 minuti si raggiunge Biella, la “Manchester del Piemonte” ricca di testimonianza d’arte e cultura e Città Creativa UNESCO, e in 20 minuti il Ricetto di Candelo, uno dei “Borghi più belli d’Italia” con la struttura fortificata unica nel suo genere. Ricchissimo il paniere di prodotti tipici: il riso Dop di Baraggia, le tome Maccagno e Beddu, il tomino di Sordevolo e quello della Valle Elvo, la Mascarpa o ricotta biellese, e tra i salumi la paletta di Coggiola, il salam 'd patata o di carne bovina o d’asino e quelli conservati sotto grasso. Tra i vini, Coste della Sesia e Canavese e le DOC come Bramaterra, Lessona, Erbaluce e Canavese e, tra i dolci da forno, torcetti, paste 'd melia a base di farina di mais, i turcetùn, i canestrelli di Biella, fragranti cialde di wafer con cioccolato e nocciole e gli artigianali canestrej, cialde al cioccolato cotte tra le ganasce di un ferro arroventato, la cui ricetta risale al XVII secolo.
