Il percorso parte da San Colombano, frazione di Exilles (1.300 m) nata probabilmente come alpeggio stagionale e divenuta villaggio stabile lungo l'itinerario che collegava la Valle dell'Arc alla Valle di Susa attraverso i 3.000 metri del Col d'Ambin: su questa via si muovevano staffette militari, contrabbandieri, greggi e migranti.
Il borgo originario fu depredato e bruciato nel 1593 nel corso di una battaglia tra francesi e piemontesi e l'anno successivo gli abitanti sopravvissuti, spostatisi più a ovest, edificarono la nuova chiesa.
Punto di arrivo, il rifugio Mariannina Levi (1850 m) è situato nella bellissima conca del Rio Galambra sul quale si affacciano il Niblè (3.365 m) e l’Ambin (3.264 m): l'area è conosciuta come uno dei più grandi siti di boulder del Piemonte, circondata da una natura incontaminata popolata da stambecchi, volpi, lupi, marmotte e aquile. Il bosco di larici circostante si trova all'interno di una riserva a protezione integrale.